da TusciaTimes
Il flauto d’oro Monica Moroni, sammarinese di origine pesarese, si esibirà domenica in un grande concerto musicale, accompagnata al pianoforte da Cristian Menghi nella splendida cornice dell’ex Tempio Santa Croce di Tuscania(VT). Due gli spettacoli previsti, il primo alle 18, il secondo alle 21. Monica Moroni, strumentista ed esecutrice di livello internazionale ha una sua peculiarità artistica: si è specializzata nell’esecuzione di musica contemporanea ed è tra i pochi in Italia che suona in concerto il “Flauto in Do, Sol, Basso e l’ottavino”. Dopo sei anni di conservatorio al Gioacchino Rossini di Pesaro, debutta al Rossini Opera Festival alla prima mondiale del “Maometto secondo” con la regia di Umberto Pizzi.
Nel 1986 vince il concorso Internazionale “Città di Stresa” con il trio Jolivet.Nel 1987, entra come docente all’istituto musicale sammarinese e in seguito si dedica alla ricerca musico terapeutica. Nel 2003 un incontro decisivo: quello con la prof.ssa Anna Maria Morini, uno dei massimi esponenti del flautismo italiano contemporaneo che la avvia allo studio e al perfezionamento della letteratura del repertorio flautistico. Nel giugno del 2008 ha inciso in prima assoluta “Bagliori” di D. Venturi, che dedica “Shooting Stars Night” per flauto basso. Con il compositore Venturi darà vita a un ensemble che ha debuttato il 3 settembre a Porretta Terme. L’emozione più grande della sua carriera è stata certamente la vittoria del 30° Concorso Nazionale di musica A.M.A. Calabria Lamezia Terme vince il 1° Premio assoluto sez. “Musica Contemporanea” punteggio 98/100 con i brani: M. Montaguti “De Tempore” per flauto basso, G. Taglietti “Le Libellule Elettriche” e S. Sciarrino, “L’ Orizzonte Luminoso di Aton” con il Flauto in do. Nel mese di Febbraio 2012 va in scena con una performance Time Future in Time Past al Winter Festival di Sarajevo, a novembre sempre del 2012, il suo primo tour musicale della sua carriera nella regione Lazio a Viterbo, un “vero trionfo” quello nella città dei Papi.
“Per suonare la musica contemporanea – afferma la Moroni – bisogna avere una mentalità aperta a 360 gradi e una grande voglia di studiare”. Alcuni pezzi del suo repertorio hanno richiesto anche un anno, un anno e mezzo di studi. “Bisogna sentire dentro di sé, tanto desiderio per la ricerca se si vuole esplorare le possibilità dello strumento sino al limite della sua espressività”.
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